mercoledì 5 ottobre 2011

Order 66



Giorni di fuoco per la rete, dopo i vascorossiani casini di Nonciclopedia, è Wikipedia a chiudersi a riccio in un giusto e simbolico gesto di sciopero.
 Così facendo, la libera enciclopedia mette in guardia di fronte alle pesanti prospettive di censura dovute al famigerato comma 29 del DDL intercettazioni, altrimenti noto come norma "ammazza blog".
Bene, da quanto abbiamo potuto constatare nella giornata di oggi, il comma ( che per molti blogger avrebbe potuto rappresentare ciò che l'ordine 66 è stato per la stragrande maggioranza dei Jedi) è stato emendato!
Pare infatti che l'obbligo di rettificare eventuali "minchiate" entro 48 ore sia stato limitato alle sole testate online che risultino registrate.
Finalmente sappiamo che a beccarsi da sei mesi a tre anni saranno solo e soltanto (almeno per ora) i giornalisti di professione, però quelli cattivi cattivi e pure maligni che si fanno sempre gli affari altrui e che dicono alla maestra che stai copiando.

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